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…MA LA LOTTA CONTINUA / Reprint

È quasi finita la demolizione del vecchio edificio di Largo Buscaglia che fu la sede storica della Camera del Lavoro di Novara. Quod non fecerunt barbari, cioè quello che non fecero i fascisti nel luglio 1922, quando l’assaltarono e la bruciarono, avviene oggi sotto l’amministrazione leghista della città. Dopo la fine ingloriosa della federazione provinciale socialista, travolta dalla bufera di tangentopoli, l’edificio fu lasciato a se stesso. Si parlò di destinarlo a biblioteca e archivio dell’Istituto Storico della Resistenza, ma non se ne fece nulla. Così quella che fu la culla del movimento operaio novarese scompare dietro la polvere dei calcinacci lasciando, per poco, un ampio squarcio di cielo grigio. Furono necessari le energie, la passione e i soldi di intere generazioni di lavoratori per costruirlo e un impegno ancora più grande fu necessario per rimettere in piedi la nuova Camera del Lavoro dopo la fine della seconda guerra mondiale. Ora, l’area, che vale tanto oro quanto misura, passa al profitto privato.
Cadono i muri, ma non le idee di rivolta che li hanno innalzati e la lotta continua.

15 marzo 2011

Pubblicazione non periodica a cura di ass. culturale Proposta Comunista - Maggiora (NO) - CF e PIVA 91017170035
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