Il giorno dopo la presa del Palazzo d’Inverno, l’8 novembre 1917, Lenin prendeva la parola davanti ai delegati riuniti nel Secondo Congresso dei Soviet e diceva:
«La questione della pace è la questione urgente, la questione nevralgica dei nostri giorni. Se ne è molto parlato, scritto, e voi tutti, certamente, l’avete non poco discussa. Permettetemi perciò di passare alla lettura della dichiarazione che il governo da voi eletto dovrà pubblicare.
Decreto sulla pace
Il Governo Operaio e Contadino, creato dalla rivoluzione il 24-25 ottobre e forte dell’appoggio dei Soviet dei Deputati degli Operai, dei Soldati e dei Contadini, propone a tutti i popoli belligeranti e ai loro governi l’immediato inizio di trattative per una pace giusta e democratica.
Il Governo considera come pace giusta e democratica, alla quale aspira la stragrande maggioranza degli operai e delle classi lavoratrici di tutti i paesi belligeranti, sfinite, estenuate e martoriate dalla guerra, la pace che gli operai e i contadini russi esigevano nel modo più deciso e tenace dopo l’abbattimento della monarchia zarista, una pace immediata senza annessioni (cioè senza la conquista di terre straniere, senza l’annessione forzata di altri popoli) e senza indennità.
Questa è la pace che il Governo della Russia propone a tutti i popoli belligeranti di concludere immediatamente, dichiarandosi pronto a compiere senza il minimo indugio, subito, tutti i passi decisivi fino a quando tutte le proposte verranno definitivamente ratificate dalle conferenze, investite di pieni poteri, dei rappresentanti del popolo di tutti i paesi e di tutte le nazioni».
In questo modo la strada che conduceva alla conclusione della terrificante carneficina della Prima guerra mondiale era aperta. Per il proletariato di tutto il mondo iniziava una fase nuova che – ne siamo più che mai convinti – non è affatto conclusa, perché, ricordando le parole con cui Lenin chiudeva quel giorno il suo intervento davanti ai Soviet, «Il movimento operaio avrà il sopravvento e aprirà la via della pace e del socialismo».
[da: Gian Giacomo Cavicchioli (a cura di). Ottobre 1917. 100 anni. 100 militanti della rivoluzione, Milano edizioni Lotta comunista, 2017, pp. 160 e 163]
8 novembre 2017