Un’opera inutile voluta dal Consorzio della Baraggia
Valsessera. L’ampliamento della diga sul fiume Sessera nel Biellese durerà almeno 5 anni. Interesserà strade comunali e provinciali di una zona ampia comprendente
tanti comuni fra i quali anche Roasio e Crevacuore, in un territorio fra i più interessanti paesaggi del basso biellese. Il progetto fortemente voluto dal potente “Consorzio della Baraggia” che gestisce la distribuzione dell’acqua per l’irrigazione delle risaie vercellesi, impatterebbe pesantemente e in modo dannoso sul territorio. Dei molti comuni coinvolti, quattro (Mosso, Pray, Coggiola e Trivero) animano giustamente la preoccupazione e la protesta dei cittadini riuniti nel Comitato, “Custodiamo la Valsessera No alla Diga”. La protesta, mai interrottasi, ha ripreso vigore in questi giorni dopo che il ricorso dei Comuni e del Comitato è stato rigettato. L’opera dovrebbe servire ad alimentare l’irrigazione delle risaie vercellesi, seppur l’attuale portata sia sempre stata sufficiente; inoltre, sono state avviate tecniche di coltivazione del riso con poca o addirittura senza acqua. Comunque le odierne tecnologie adottate nelle lavorazioni fanno risparmiare molta acqua rispetto al passato. Molteplici sono i fattori che si sovrappongono in quest’opera, rendendola inutile: durata dei lavori, incremento dei costi, impatto ambientale devastante. Inoltre insiste in una zona dove purtroppo la deindustrializzazione, il calo demografico è stato importante e quindi la preventivata diga diventa uno spreco di soldi pubblici. Il Comitato “Custodiamo la Valsessera NO alla diga” unitamente ai cittadini puntualizza il grave deturpamento del territorio che durerà per molti anni. Eppure su tutto ciò la Regione Piemonte tergiversa, invece di porsi al fianco dei cittadini. Di certo ora vi è il fatto che non vi sono soldi per costruire la diga, ma se un domani si trovassero le risorse quanti resteranno al fianco dei cittadini? Prevarrebbe ancora una volta l’interesse, il profitto per un’opera inutile a danno dei cittadini e dell’ambiente? Ora, come sempre, al fianco del popolo della Valsessera.
(2 maggio 2018)