«Fossalta me la ricordavo ridotta dalle bombe a cumuli di macerie, al punto che neppure i topi ci potevano abitare»
di Marco Travaglini
Così scrisse Ernest Hemingway sul “Daily Star” di Toronto nel luglio del 1922. L’articolo,intitolato “Visita di un reduce al vecchio fronte”, venne pubblicato quattro anni dopo la tragica notte tra l’8 e il 9 luglio del 1918 quando — una ventina di giorni prima del suo 19° compleanno — venne colpito dalle schegge dell’esplosione di un colpo di un mortaio austriaco a corta gittata.
Il giovane Hemingway, volontario arruolasi durante la prima guerra mondiale come autista d’ambulanza della sezione statunitense della Croce Rossa (era stato escluso dai reparti combattenti a causa di un difetto alla vista), cercò di mettere in salvo i feriti quando fu colpito alla gamba destra da proiettili di mitragliatrice che gli penetrarono nel piede e in una rotula.
Il luogo in cui lo scrittore fu ferito è noto come “Buso Burato”. Lì l’acqua del Piave si dirige verso Fossalta, seguendo una linea di anse disegnate a “elle”. E lì, tra le due ...continua a leggere "IL “FRONTE DEL PIAVE” DI ERNEST HEMINGWAY"