Piove sul bagnato, sempre. Con l’ondata autoritaria e fascista che investe il governo giallo-verde, Di Maio-Salvini, con pesanti sfumature nere, con lo sdoganamento delle peggiori espressioni fasciste come «tiro diritto», «me ne frego» che i due pseudo leader politici fanno a gara a usare disinvoltamente, è giunta l’ondata autunnale del maltempo. Piove governo ladro . Governo ladro perché non dimentichiamoci la Lega e il suo capo devono restituire allo Stato 49 milioni di € sottratti con una truffa al Paese, con infinite rate irrisorie. Beh, più maltempo di così… E purtroppo piove sempre sul bagnato. Assistiamo impotenti a una strage, 34 morti in una settimana di distruzione spaventosa, alla devastazione di paesi, città e
montagne con danni incalcolabili. I due “grilli parlanti” del governo, sempre in campagna elettorale con squallido sciacallaggio quotidiano, non hanno cercato neppure minimamente di capire quanto successo. Sono in buona compagnia perché nessuno si è posto il problema, dimostrando il degrado delle classi dirigenti del nostro Paese. Siamo al collasso del nostro Paese e del sistema ambiente. La situazione del pianeta è drammatica e coinvolge tutti gli stati. Nessuno è immune; si pensi agli incendi in Grecia, Portogallo, Spagna dell’estate appena passata oppure alle esondazioni che sempre più frequentemente colpiscono i paesi danubiani. Stiamo subendo le catastrofiche conseguenze dello sviluppo selvaggio e predatorio del sistema capitalista fatto di sfruttamento dell’uomo e delle risorse del pianeta. Desertificazione, deforestazione, cementificazione speculativa, inquinamento dell’aria e del suolo con industrie obsolete alimentate da combustibili fossili, con la mutazione climatica ormai inevitabile. Di questo vi è un solo responsabile, il capitalismo. E Gaia i conti a noi tutti li presenta, sempre. Il bel Paese da a nord a sud in ginocchio, fragile, indifeso vittima dell’abusivismo, della corruzione, degli sprechi, dell’incuria, dei condoni su cui si prendono voti. Non si prendono voti invece sul fare prevenzione, sicurezza e difesa ambientale in questo nostro Paese. Circa il 10% delle abitazioni si trova in pericolo di frane; il 12% di case è in terreno alluvionale; il 16% di interi paesi sono in zone a rischio ambientale; si calcola per difetto che il 20% delle case in Italia siano abusive. Si è fatto solo profitto e speculazione sulla vita delle persone e del futuro. Bisogna porre la sostenibilità e la salvaguarda dell’ambiente al centro della analisi e della cultura per la nostra scelta comunista del ventunesimo secolo. Cosa, come, perché produrre sono domande che già con la crisi della Fiat il segretario del PCI Enrico Berlinguer si pose, ma che poi quel partito e la sinistra italiana non tenne in considerazione, dopo la morte del leader comunista impegnata a rincorrere la scorciatoia del potere. Per noi comunisti di Proposta Comunista l’impegno per un modello di sviluppo sostenibile, diverso e alternativo, oltre ad essere indispensabile per la sopravvivenza della vita sul pianeta, deve divenire progetto per ri-chiamare allo studio, all’impegno e alla lotta i comunisti che non si sono ancora arresi.