Le sanzioni economiche statunitensi nel 2017-2018 hanno ucciso 40.000 persone in Venezuela. È questo l’esito di un rapporto Usa del “ Center for Economic an Policy Research (CEPR)” intitolato “Economic Sanctions as Collective Punishment: the case of Venezuela”, redatto da due eminenti economisti, Mark Weisbrot e Jeffrey Sachs direttore del “ Center for Sustainable Developement” all’università Columbia, nonché consulente speciale del Segretario delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Il rapporto evidenzia con chiarezza come le sanzioni, un vero e proprio blocco economico, hanno provocato un aumento forte e sensibile delle malattie e della mortalità di adulti, anziani, e bambini a causa delle difficoltà di acquisto dei medicinali. La copertura vaccinale della popolazione è calata del 40%, una soglia troppo bassa per garantire il controllo delle epidemie e la sicurezza sanitaria della popolazione. Sono aumentati i casi di difterite e morbillo. Risulta calato l’apporto calorico della popolazione dovuto alla scarsa disponibilità di generi alimentari provenienti dall’estero. Questa situazione di attacco e di assedio pesante ha condotto migliaia di cittadini a lasciare il Venezuela. Il rapporto dei due economisti americani calcola in circa 40.000 i cittadini venezuelani deceduti a causa della sporca guerra condotta da Trump. Una vera punizione collettiva verso la popolazione e uno Stato che hanno deciso di salvaguardare la propria indipendenza e libertà e le conquiste sociali fatte dal popolo in questi anni di politica bolivariana. Siamo purtroppo alla pesante ingerenza degli Usa negli affari interni di un paese considerato come il cortile di casa a cui non è concesso scegliere la propria politica, contravvenendo tutte le convenzioni internazionali da Ginevra a quella della Aja che ipocritamente gli Usa hanno sottoscritto e pretendono di far rispettare alle altre nazioni. Ma i due economisti Weisbrot e Sachs affermano non solo tutto questo, ma vanno oltre. “Le sanzioni sono illegali dal punto di vista del diritto internazionale, ma anche per il diritto legislativo americano”. Un crimine contro l’umanità, contro il popolo venezuelano. È una guerra sporca, non dichiarata, attuata con determinazione attraverso un golpe fallito e una costante martellante falsificante campagna informativa controllata totalmente dalle agenzie yankee contro il legittimo governo di Maduro. La rivoluzione bolivariana resiste difesa dal popolo venezuelano che, con enormi sacrifici, sta cercando di costruire una società più giusta, con elementi e valori di classe, di socialismo. Con forza a fianco del popolo venezuelano. La partecipazione e sostegno di Proposta Comunista al “Comitato Novarese Amicizia Bolivariana” è l’impegno per costruire l’unità e la solidarietà verso il popolo venezuelano e la sua lotta per la difesa delle conquiste bolivariane.
