Allarmante e sempre grave è la situazione del covid 19 in Italia e nel mondo, a fronte dei negazionisti, dei soloni che prevedevano la scomparsa del virus con l’arrivo del caldo, che ha invece portato a un abbassamento delle età media dei contagiati. In questa situazione eccoci a partecipare ad alcune iniziative all’aperto per ricordare due eccidi fascisti in questa calda estate. Il 10 agosto, Piazzale Loreto a Milano dove furono fucilati 15 partigiani e il 14 agosto a Quarona Sesia in Valsesia dove furono impiccati al ponte della Pietà 5 partigiani. Subito si è notato come fossero ben presenti e rispettate le norme di sicurezza, il distanziamento fisico, la mascherina, la cura dei luoghi dove si svolgevano le iniziative. Ben diversa fu la situazione che si ebbe con la manifestazione della destra il 2 giugno. Loro i promotori dell’ordine, della disciplina, delle regole da rispettare con la forza; loro i ladri indecenti di 600 € da parte di parlamentari e dei moltissimi loro consiglieri regionali delle partite iva, se ne infischiarono bellamente delle direttive dello Stato in merito al covid 19. Il fatto grave è che le forze dell’ordine e gli organismi preposti non adottarono nessun provvedimento. Riflessione. Il nostro popolo, quello della sinistra antifascista ha la necessità di intervenire di partecipare di ritrovarsi, per criticare, costruire per reagire al pericolo incombente della destra fascistizzante, nei metodi e nel linguaggio. Per essere vivo e attivo. Si devono rispettare le norme per la nostra e altrui sicurezza, certamente. Dobbiamo riprenderci le piazze, le strade. Forse a molti pseudo sinistrorsi non fa piacere questo, ma è l’unico modo per rilanciare partendo dai valori della Resistenza la partecipazione di quel parte di popolo che non si è ancora arresa. Dobbiamo dare continuità e quindi non solo con il ricordo e la memoria attiva dell’antifascismo, alla cultura, alla storia, alle lotte dei lavoratori e dei movimenti. Un popolo abbandonato, lasciato solo si perderà ancora di più di quanto non lo sia già ora. Eppure abbiamo avvertito la voglia, il desiderio e l’impegno ad esserci, a incontrarci anche se pochi sono ancora i giovani presenti. Ma un esempio dobbiamo pur darlo a loro, privi di ideali e ingabbiati da questo sistema di potere. E noi Comunisti di Proposta Comunista dobbiamo essere sempre in mezzo a questo popolo, al nostro popolo per portare unità, studio, lotta , al fianco dei lavoratori e dei cittadini per la difesa della democrazia repubblicana. Annotazione finale. Le manifestazioni a cui abbiamo partecipato, citate all’inizio delle riflessioni hanno visto una partecipazione imponente, superiore a quella degli anni passati. Rispettosi delle regole, ma più forti del covid19, con tanta voglia di esserci.