Berlino, capitale della Repubblica di Weimar (1918-1933) e quindi del Terzo Reich (1933-1945), fu sottoposta a intensi bombardamenti e fu teatro di una delle battaglie conclusive del secondo conflitto mondiale. Attorno alla città, che era arrivata a contare 4,3 milioni di abitanti, ancora oggi sorgono le colline artificiali realizzate con le macerie delle distruzioni belliche.
1945: Nella Conferenza di Yalta, i cui lavori si svolgono dal 4 all’11 febbraio, URSS, USA e Gran Bretagna decidono la smilitarizzazione e la divisione della Germania in quattro zone di occupazione. Il 16 aprile, inizia la battaglia di Berlino. Il 30 aprile, Hitler si uccide in un bunker della Cancelleria e pertanto, il 7 maggio, spetta al successore, ammiraglio Doenitz, firmare la capitolazione che pone fine alla guerra. Tra il 17 luglio e il 2 agosto, si riunisce a Potsdam la conferenza degli alleati che dispone la divisione di Berlino in quattro parti assegnate a Francia, Gran Bretagna, URSS e USA e l’istituzione di un comando unificato.
1946: Col celebre discorso di Churchill del mese di marzo inizia il periodo della guerra fredda. Nel mese di ottobre, si svolgono a Berlino le elezioni amministrative. Comunisti e socialisti confluiscono in un unico partito: la SED.
1948: A giugno, con la decisione unilaterale degli alleati occidentali di unificare le loro tre zone di Berlino e col ritiro dell’URSS dalla Commissione di Controllo Alleata, inizia la lunga e drammatica “crisi di Berlino”. I sovietici pongono severi controlli sui traffici e, dal 24 giugno, pongono il blocco alla città. Gli alleati occidentali riforniscono la parte della città da loro controllata con un ponte aereo che dura undici mesi. L’amministrazione di Berlino viene divisa tra il borgomastro Ernst Reuter a ovest e il borgomastro Friedrich Ebert a est.
1949: Il 12 maggio, i sovietici tolgono il blocco a Berlino. Col sorgere, ad agosto, della Repubblica Federale con presidente Theodor Heuss e, a ottobre, della Repubblica Democratica con presidente Wilhelm Piek, diventa definitiva la divisione dell’ex capitale in due parti: quella occidentale, filocapitalista, e quella orientale, filosovietica.
1952: Fallisce la trattativa, avviata dall’URSS, per arrivare alla riunificazione tedesca.
1953: Dal 17 giugno, Berlino Est è teatro di forti manifestazioni operaie che rivendicano migliori condizioni di lavoro e libertà politica. La protesta è repressa con l’intervento dell’esercito sovietico. Migliaia di manifestanti sono arrestati e decine condannati a morte.
1955: Il 20 settembre, l’URSS riconosce la sovranità della RDT e pone formalmente termine all’occupazione militare.
1959: La conferenza di Ginevra sulla riunificazione tedesca e sullo status di Berlino si conclude il 5 agosto con un nulla di fatto.
1960: Il governo della RDT annuncia severe restrizioni all’accesso dei tedesco-occidentali a Berlino Est.
1961: Il 13 agosto, la RDT chiude il confine di Berlino e, col posizionamento di sbarramenti provvisori, inizia la costruzione del muro per arginare le fughe verso il settore occidentale della città. Alla fine, il muro raggiungerà una lunghezza di 155 chilometri per un’altezza fino a 3,60 metri.
1964: I berlinesi dell’ovest ottengono il permesso di visitare, in alcuni periodi dell’anno, i congiunti che vivono all’est.
1972: RFT e RDT firmano il Trattato Fondamentale che regola i rapporti fra le due Germanie.
1976: Il 26 novembre, viene arrestato a Berlino Est Robert Havemann, uno dei maggiori esponenti del dissenso.
1989: A partire da agosto numerosi cittadini della Germania dell’Est si rifugiano nelle ambasciate tedesco-occidentali. A settembre, si moltiplicano nella RDT le manifestazioni dell’opposizione. Il 18 ottobre, si dimette il segretario della SED Honecker. Il 9 novembre, il governo tedesco-orientale abolisce ogni restrizione di transito: cade il muro di Berlino. Nel tentativo disperato di attraversarlo centinaia di persone sono state uccise. Finora sono state ricostruite le vite di 138 di loro.
1990: Il 20 settembre i due parlamenti tedeschi ratificano il trattato di unione e il 2 dicembre si svolgono le prime elezioni legislative della Germania riunificata.
1991: 21 giugno, trasferimento della capitale tedesca unitaria a Berlino.
[dicembre 2009]