Vengono qui a rischiare la vita. Lo sanno che un gran numero di contagi in Italia avviene negli ospedali. Ma non hanno paura. Come ha detto uno di loro, "quando c'è in gioco la vita, la paura si fa da parte".
La nostra vita vale come la loro. Non esistono i "nostri" e gli "altri", vite di serie A e di serie B. Esistono vite che hanno bisogno di essere salvate, punto.
Se chiamiamo eroi i nostri lavoratori della sanità - e facciamo bene! - doppiamente eroi sono persone che vanno dall'altra parte del mondo a curare un altro popolo. Se ne potevano fregare, invece stanno qui, a differenza di molti nostri "alleati".
Troppi italiani li hanno trattati a pesci in faccia. Molti andavano a Cuba a fare turismo sessuale, mentre il nostro Governo, succube degli USA, mantiene con Cuba l'embargo che impedisce alla piccola isola di accedere a molti beni necessari... Eppure i cubani non ci hanno pensato due volte. Hanno saputo distinguere fra popolo e profittatori.
E sono venuti nella ricca Lombardia leghista, con la loro bandiera socialista, a farci vedere come, anche se un medico lì prende quanto un operaio, non per questo si applica di meno, a dimostrazione che non sono i soldi a motivare le persone nel loro agire...
Un concetto semplice !
In effetti a cosa dovrebbe servire un esercito? Alla difesa, a proteggere contro le minacce...
Solo che per un paese capitalista "sicurezza" è la difesa della proprietà, è la difesa dei soldi, delle leggi che mantengono le differenze fra le persone.
Per un paese socialista "sicurezza" è la difesa della vita, che è quello che ci fa simili.
Così, in Italia non abbiamo medici ma schieriamo l'esercito non solo all'estero ma anche nelle nostre strade, perché per chi comanda siamo tutti potenzialmente pericolosi.
Mentre Cuba, piccola isola del Terzo Mondo, riesce a spedire aiuti...