Il sindaco di Domodossola, il leghista Lucio Pizzi, ha inoltrato il 27 giugno scorso al direttore generale dell’ASL una lettera con la quale ordina di organizzare «diversamente» il servizio di vaccinazione separando i bambini degli immigrati da quelli dei puri ossolani. La motivazione? Perché gli immigrati «sono spesso portatori di malattie contagiose» e perché bisogna «garantire prima di tutto la tutela dei nostri bambini e delle nostre famiglie». Come se la tutela degli “altri” non rientrasse nei suoi obblighi di primo cittadino e gli “altri” non fossero nemmeno esseri umani degni di essere famiglia.
Questo è l’ultimo episodio di un accanimento che l’amministrazione domese ha posto in essere contro i migranti considerati veri e propri nemici pubblici. Per esempio, il sindaco si era già reso protagonista di campagne contro i richiedenti asilo spingendosi a chiedere al Prefetto di imporre loro di rientrare nei loro alloggi ...continua a leggere "DOMODOSSOLA, CATTIVISMO MOLESTO"
Autore: angelo
IL “FRONTE DEL PIAVE” DI ERNEST HEMINGWAY
«Fossalta me la ricordavo ridotta dalle bombe a cumuli di macerie, al punto che neppure i topi ci potevano abitare»
di Marco Travaglini
Così scrisse Ernest Hemingway sul “Daily Star” di Toronto nel luglio del 1922. L’articolo,intitolato “Visita di un reduce al vecchio fronte”, venne pubblicato quattro anni dopo la tragica notte tra l’8 e il 9 luglio del 1918 quando — una ventina di giorni prima del suo 19° compleanno — venne colpito dalle schegge dell’esplosione di un colpo di un mortaio austriaco a corta gittata.
Il giovane Hemingway, volontario arruolasi durante la prima guerra mondiale come autista d’ambulanza della sezione statunitense della Croce Rossa (era stato escluso dai reparti combattenti a causa di un difetto alla vista), cercò di mettere in salvo i feriti quando fu colpito alla gamba destra da proiettili di mitragliatrice che gli penetrarono nel piede e in una rotula.
Il luogo in cui lo scrittore fu ferito è noto come “Buso Burato”. Lì l’acqua del Piave si dirige verso Fossalta, seguendo una linea di anse disegnate a “elle”. E lì, tra le due ...continua a leggere "IL “FRONTE DEL PIAVE” DI ERNEST HEMINGWAY"
LA GILERA DI BRUNELLO… PARDON, DEL PARTITO
Una “bestia” rossonera da un quintale e mezzo a serbatoio asciutto...
La Gilera 300 Bicilindrica del 1958, tenuta come un gioiello, era di proprietà del Partito. Brunello l’aveva in uso per svolgere la sua attività d’ispettore de “L’Unità” nelle varie edicole del Piemonte nord orientale, della Valle d’Aosta e della Lomellina pavese. Una “bestia” rossonera da un quintale e mezzo a serbatoio asciutto, capace di fare trenta chilometri con un litro e di schiaffargli in faccia il vento marciando a centoventi all’ora. Brunello ne era l’orgoglioso affidatario e l’accudiva prestandole tutte le attenzioni.
Il suo era un lavoro duro, sfiancante. In sella alla Gilera, macinando chilometri su strade polverose e sconnesse, costeggiando campi e risaie, attraversando borgate contadine e paesini minuscoli e sperduti, abbarbicati sui monti. Quando pioveva, e accadeva spesso, la moto e il suo autista si trasformavano in statue di fango ma niente, in nessuna stagione e con qualsiasi tempo, poteva interrompere la ...continua a leggere "LA GILERA DI BRUNELLO… PARDON, DEL PARTITO"
TORINO, LICENZIATA PERCHÉ ANTIFASCISTA
Martedì 12 giugno, la maestra Flavia Cassaro è stata licenziata dall’Ufficio scolastico del Piemonte. Per antifascismo. La memoria va agli anni della prima guerra mondiale, quando furono confinati, incarcerati ed espulsi dalla scuola gli insegnanti pacifisti e internazionalisti. O ancora alle vergogne del ventennio fascista durante il quale maestre e maestri antifascisti furono aggrediti e percossi, umiliati e talvolta uccisi davanti ai loro scolari, perseguitati fin nell’intimità delle loro case, processati dal tribunale speciale e infine privati del lavoro e gettati sul lastrico. O ancora al periodo dello strapotere democristiano e clericale con le sue virulente campagne contro il «culturame» e la repressione contro tutte quelle forme di libertà pedagogica – tutelata dall’art. 33 della Costituzione – e di pensiero per qualsiasi motivo sgradite a preti e a plenipotenziari scudocrociati.
Se possibile, nel licenziamento di Flavia – di per sé una mostruosità giuridica –, c’è qualcosa di ancora più grave: la motivazione non riguarda infatti il suo comportamento sul posto di lavoro, che non è mai stato oggetto di contestazione da parte dei superiori, ma la sua vita di privata cittadina, i suoi comportamenti al di ...continua a leggere "TORINO, LICENZIATA PERCHÉ ANTIFASCISTA"
ELEZIONI COMUNALI DEL 10 GIUGNO
A tre mesi dalle elezioni politiche del 4 marzo 2018, 6.744.087 elettori sono stati di nuovo chiamati alle urne per rinnovare i consigli di 760 comuni. Il risultato era atteso anche per registrare gli assestamenti provocati dal “terremoto” che ha portato al governo la destra. Per quanto un commento definitivo possa avvenire solo dopo i turni di ballottaggio previsti, nei comuni con più di 15 mila abitanti, il prossimo 24 giugno, alcune tendenze di fondo appaiono ben delineate.
La prima è rappresentata dalla consistente ripresa dell’astensionismo. Infatti, l’affluenza definitiva si è fermata attorno al 61.2 % con un calo di quasi il 12% rispetto al dato del 4 marzo e del 6% in confronto alle precedenti elezioni amministrative. La maggiore partecipazione alle votazioni di tre mesi fa più che un’inversione di tendenza appare piuttosto una parentesi chiusa che non ha cambiato la sfiducia degli elettori nei confronti di un sistema di rappresentanza ...continua a leggere "ELEZIONI COMUNALI DEL 10 GIUGNO"
OTTANT’ANNI FA LA VERGOGNA DELLE LEGGI RAZZIALI
Ottant’anni fa venivano promulgate le leggi razziali con le quali il fascismo escluse gli ebrei dalla società italiana. Ottant'anni sono poco meno di un secolo e da allora sono accaduti un incredibile quantità di fatti e l’intera storia del ‘900 venne influenzata dall’impronta razzista dei regimi totalitari. Ottant’anni dopo va posta grande attenzione verso fatti che possono apparire lontani e che invece hanno una tragica eco ai giorni nostri, quando si scopre che i semi dell’intolleranza e dell’odio, accompagnati dai demoni della supposta supremazia razziale, sono ancora terribilmente vivi e prosperanti. Per contrastare i germi di questa intolleranza che rischiano di moltiplicarsi e crescere, occorre rammentare la storia contemporanea del nostro paese.
Una storia che il 14 luglio 1938 vide “Il Giornale d’Italia” pubblicare il testo intitolato “Il fascismo e i problemi della razza”, più noto come il Manifesto della Razza. Firmato da alcuni scienziati e docenti italiani, quel testo stabiliva inconfutabilmente la suddivisione dell’umanità in razze differenti, l’esistenza di una razza italiana pura, non corrotta dalla presenza di altre popolazioni nonché, all’articolo 9, la non ...continua a leggere "OTTANT’ANNI FA LA VERGOGNA DELLE LEGGI RAZZIALI"
TRAIN DE VIE, UN TRENO PER VIVERE
Il tema della Shoah in una commedia in cui convivono la comicità, il dramma e la malinconia dell’umorismo yiddish
«C’era una volta un piccolo “shtetl”, un piccolo villaggio ebraico dell’Europa dell’est, era l’anno 5701, cioè 1941 secondo il nuovo calendario. Era d’estate, l’estate del 1941, il mese di luglio, credo… Io fuggivo credendo che si potesse fuggire, da ciò che si è già visto, troppo visto. Correvo per avvertirli. I miei, il mio “shtetl”, il mio villaggio. E questa è la storia, del mio villaggio così come tutti noi l’abbiamo vissuta». Così Schlomo, il folle, fa ritorno al proprio villaggio con la notizia dell’imminente arrivo dei tedeschi. È l’inizio di “Train de vie”, il bel film di Radu Mihaileanu del 1998. Pellicola geniale e surreale, divertente e amara: il regista rumeno, naturalizzato francese, riuscì vent'anni fa nella difficile impresa di presentare con grande delicatezza la più grande tragedia della storia, che si percepisce sempre incombente nonostante l’irresistibile ironia dei personaggi e delle situazioni. Una commedia in cui convivono comicità, dramma e malinconia, uniti all’originalità narrativa del regista, capace di affrontare il tema della Shoah in chiave del tutto inedita. Schlomo, di fronte al rabbino, non riesce a esprimere in parole l’orrore che ha visto al di là dei monti, in un altro villaggio. Può solo rappresentarlo con dei gesti concitati, assurdi, parossistici. Il Consiglio dei Saggi si riunisce e decide di organizzare un falso treno di deportati per sfuggire ai nazisti. Così, comprato pezzo per pezzo un convoglio
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PROPOSTA COMUNISTA “PLENUM” di martedì 29 maggio
Martedì 29 maggio 2018, alle ore 20.45, presso il Circolo ARCI di Maggiora, in piazza Antonelli, è convocato il "plenum" di Proposta comunista sul tema "Rifiuti, riciclo e smaltimento, biomasse". Relazionerà e sarà a disposizione per il dibattito e approfondimenti l'ing. Fabio Tomei del CARP di Novara, coordinatore del CARP regionale. Partecipazione libera e doverosa.
NOVARA PRIDE
PROPOSTA COMUNISTA, Associazione Nazionale di cultura e politica e di promozione sociale senza scopo di lucro per promuovere il pensiero,la cultura comunista e la realizzazione della società socialista in Italia, aderisce alla iniziativa nazionale del gay pride che si terrà il 28 maggio 2018 a Novara. Da sempre al fianco di chi lotta per l’affermazione dei diritti sociali, civili, umani collettivi e individuali, i Comunisti di Proposta Comunista si impegnano affinchè ogni essere umano possa realizzare la propria liberazione da ogni forma di costrizione e di ostacolo alla propria libertà, al fine di realizzare e di vivere liberamente la felicità per tutte le donne e gli uomini di questo nostro mondo.
LA IENA A SEI ZAMPE
Mentre continua la lotta contro il progetto di Cascina Alberto, passato di mano dall’Eni alla Shell, siamo andati a vedere cosa combinano in altre parti del mondo queste due vecchie zitelle dell’idrocarburo.
Prima di tutto, abbiamo avuto conferma che la loro è un’amicizia solida e duratura, collaudata dalle comuni scorrerie tra le ricchezze del continente nero. Nel 2016, l’Italia è stato il paese europeo che ha compiuto il maggior numero di investimenti diretti in Africa. Si tratta di quattro milioni di dollari che rappresentano il 4,3% del totale degli investimenti diretti nel continente. Tra le imprese italiane, è stata proprio l’Eni, che ricava più della metà della produzione di gas e di petrolio dal sottosuolo del continente nero, a far la parte del leone o meglio della iena.
Il nuovo look africano del cagnone a sei zampe è infatti confermato da due processi ...continua a leggere "LA IENA A SEI ZAMPE"