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Il 13 marzo la Provincia di Novara dopo il parere favorevole del Comune di Maggiora, autorizza la nuova discarica di “rifiuti inerti” di circa 200.000 mc, in località Fornaci SP 31 A.

Giunge l’autorizzazione alla discarica dopo un iter burocratica di circa 12 mesi fatti di decisa opposizione da parte dei Cittadini di Maggiora, del Comitato Cittadini Maggiora green e per primi dalla nostra Associazione Proposta Comunista di Maggiora.  La Provincia di Novara unitamente ai 5 componenti del Consiglio Comunale di Maggiora, Balzano Roberto Sindaco, Vallana Sergio Vice Sindaco, Conti G.Carlo consigliere, Savastano Adele consigliera, Zucchet Dario consigliere. HANNO IGNORATO IL PARERE E LA LEGGITTIMA MOTIVATA OPPOSIZIONE DEI CITTADINI MAGGIORESI. HANNO CALPESTATO E DISPREZZATO LA DEMOCRAZIA. E’ un segnale grave di autoritarismo, di miopia politica e culturale, di volontà predatoria e di sfruttamento del territorio. Un pesante avvertimento anche per il futuro. Una scelta scellerata dettata per favorire l’interesse e il profitto privato a danno del bene comune della collettività. Un danno irreversibile per la comunità di Maggiora e di tutto il territorio. In 13 anni Maggiora diventerà la pattumiera del Novarese. E’ lo sarà per sempre. Grazie a questi Amministratori Pubblici il futuro dei nostri figli a Maggiora sarà vincolato dalla discarica. NON DIMENTICHIAMOLO.mProposta Comunista circolo di Maggiora che per primi abbiamo denunciato e lottato contro anche questa discarica RINGRAZIA tutte le donne, gli uomini di Maggiora il Comitato Cittadini Maggiora green che hanno in modo civile e democratico profuso impegno e tempo contro questo scempio ambientale. La nostra lotta comunque continua, per difendere la salute pubblica, il territorio e il futuro delle nuove generazioni. Ricominciamo da questa grave situazione, da questa sconfitta per costruire un domani diverso e migliore. Maggiora merita di meglio. Noi ci saremo come sempre, AMIAMO MAGGIORA.

Proposta Comunista Circolo di Maggiora.

Discarica zona Fornaci, SP 31a. Ricordiamo in proposito: l’escavazione di ben tre bacini (buchi) per un totale di 220.074 m³ di rifiuti, inerti di ben 37 tipologie diverse, fra i quali scarti di lavorazione, di bonifiche industriali con possibili presenze di percentuali di amianto; un’attività di discarica di ben 11 anni con due anni di lavoro necessari per la sua chiusura; la presenza di pozzi di acqua potabile in località Bergallo di Cureggio sottostante l’area della discarica; la vicinanza di abitazioni civili, industrie, attività artigianali e agricole nel raggio di poche centinaia di metri; la strada provinciale SP31a stretta e senza banchina, insufficiente a sostenere un traffico di camion e tir: aumenterà anche il traffico verso il nostro Paese perché il coltivo asportato dai buchi verrà convogliato verso la zona Comiona di Borgomanero; la continua distruzione del territorio e del suolo; l’inquinamento, il degrado e la perdita definitiva di un’ampia porzione del territorio comunale; la necessità di cambiare il Piano Regolatore del Comune di Maggiora trasformando i terreni da agricoli in discarica.

Riteniamo che l’Amministrazione comunale non debba effettuare questa scelta e che possa opporsi. Il Comune di Maggiora ha voce importante e definitiva per rifiutare la discarica. Altri Comuni lo hanno fatto. Ricordiamo che il nostro territorio ha già dato come in località Morosa ove esiste già una discarica esaurita. Sia convocato da parte dell’Amministrazione Comunale un dibattito pubblico senza avere paura della voce dei cittadini. Siano ascoltate le oltre mille persone che hanno firmato la petizione popolare contro la discarica per salvaguardare la salute pubblica, l’ambiente, il suolo e il futuro del nostro Paese.

NO ALLA DISCARICA e AL CAMBIO D’USO DEI TERRENI

SÌ ALLA SALUTE PUBBLICA, ALLA DIFESA DELL’AMBIENTE, AL FUTURO DI MAGGIORA, CITTA’ DELL’ARCH. ANTONELLI E CITTA’ DEL VINO

NO MAGGIORA CITTÀ DELLE DISCARICHE, DIRE NO, OPPORSI È UN DOVERE DI RESPONSABILITA’ VERSO IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI. IMPEGNAMOCI

NOI AMIAMO MAGGIORA

PROPOSTA COMUNISTA

Associazione nazionale di promozione sociale e senza scopo di lucro per promuovere la cultura comunista e la realizzazione della società socialista in Italia - Circolo di Maggiora

La guerra geopolitica ad alto rischio umano e ambientale. La California prevede entro il 2035 la fine delle auto a scoppio. Gli Usa con Biden ha esteso a tutto il Paese l’obiettivo del 50% di auto elettriche entro il 2030. L’Europa sta valutando una eguale decisione che vieterebbe la commercializzazione di vetture a scoppio entro il 2035. Tutti i maggiori produttori di auto GM, Volkswagen, Nissan, Toyota si stanno già attrezzando per la svolta tecnologica. La conversione energetica dei trasporti per far fronte alla crisi climatica certamente ridisegnerà equilibri economici, commerciali e politici a livello mondiale per il crescente fabbisogno di batterie al litio. È esplosa la domanda per le materie prime utilizzate per le batterie: litio, rame, cobalto, nichel e tutti i grandi gruppi d’auto stringono accordi con fornitori di litio come la Renault con la Vulcan assicurandosi 17.000 tonnellate all’anno. Attorno alla ...continua a leggere "LA FEBBRE DEL LITIO"

Un giro d’affari illegale di 150 miliardi di dollari all’anno.

Sconosciuto, ben nascosto, dimenticato si chiama “illegal logging” ovvero disboscamento illegale. Toglie respiro alle foreste, mette a rischio la vita di intere popolazioni rurali, ha contribuito pesantemente a cambiare il clima; ma anche a indebolire i bilanci pubblici di Stati, ingrassando la criminalità organizzata. È ormai una piaga planetaria che investe tutti i contenenti dall’America alla Asia, passando per Africa e Europa come studiato dal Basel Institute on Governance (Big) centro di ricerca indipendente presso l’Università di Basilea con l’obiettivo di prevenire e contrastare la corruzione. Il commercio illegale per cui vengono disboscate intere foreste genera un business di 150 miliardi di dollari e riguarda il 30% del legno commercializzato nel mondo. Si calcola che su scala mondiale negli ultimi trent’anni sono andati persi 178 milioni di ettari di foreste, in base al rapporto del Global ...continua a leggere "UN BUSINESS MONDIALE: IL LEGNO ILLEGALE"

Il cuore del Pacifico orientale ha le acque sempre più agitate. C’è un gran movimento di capitali, interessi e navi. Potremmo essere alla vigilia dell’ennesimo irrimediabile saccheggio delle risorse terresti in nome anzitutto del profitto e poi con la scusante del “progresso green”. Siamo nell’oceano Pacifico fra il Mexico e le Hawaii in un’area denominata frattura di Clarion- Clippperton che si estende per circa 6 milioni di km quadrati con 5000 mt di profondità. Tutto è silenzioso e buio. Proprio lì a quelle profondità si stanno rivolgendo gli appetiti delle grandi industrie estrattive di diversi Stati. Parliamo di materiali contenuti nei depositi sottomarini, quali litio, cobalto, zinco, piombo, rame, oro, tellurio, indio sotto forma di noduli polimetallici, ma anche croste sulfuree. Materiali sempre più richiesti per batterie elettriche, pannelli solari, touch screen, computer per garantire una “transizione verde” finalizzata comunque sempre al profitto esasperato e predatorio di questo ...continua a leggere "UN NUOVO SACCHEGGIO: GLI ABISSI MARINI"

Un processo quasi irreversibile. L’analisi sull’innalzamento del livello dei mari apparsa questa estate da parte dell’IPCC è di estrema drammaticità. Il livello medio globale del mare è aumentato di 20 cm dal 1901 al 2018 con una evidente accelerazione negli ultimi decenni. Dal 1901 al 1971 il livello medio annuo è stato di 1,3 mm; dal 1971 al 2006 è salito di 1,9 mm all’anno; dal 2006 al 2018 è raddoppiato a 3,7 mm ogni anno. Questo fenomeno studiato scientificamente è causato per il 50% dall’espansione termica dell’acqua marina che riscaldandosi aumenta di volume, causa la crescita delle temperature dovute all’emissioni. Il è dovuto per il 22% dallo scioglimento dei ghiacciai, per il 20% dalla fusione delle calotte polari e infine 8% è dovuto al cambiamento delle risorse di acqua sulla terra. Le dinamiche ...continua a leggere "IN VISTA di COP 26: INNALZAMENTO DEI MARI, UN FUTURO DISASTRO ANNUNCIATO"

La terra brucia. Mai così caldo in 2000 anni. Esame del sesto rapporto scientifico di valutazione del IPCC, Gruppo Intergovernativo dell’ONU sul cambiamento climatico

La febbre della terra cresce rapidamente, come mai avvenuto in 2000 anni. E la colpa è dell’uomo, del suo sistema economico produttivo consumistico, del suo “sviluppo”. La temperatura media del mondo è cresciuta di 1,1° rispetto al periodo 1850-1990 e nei prossimi 20 anni sforerà il tetto di più 1,5°. Se non ci sarà un’immediata, rapida e su larga scala riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, non si riuscirà a limitare l’aumento del caldo di più di 2°. Per gli scienziati l’unica possibilità di stabilizzare il clima è di arrivare entro il 2050 a zero emissioni. E’ una necessità urgente non più rinviabile, fattibile e realizzabile come dimostrato da un recente studio della JEA e come è scritto nella scelta politica del Green Deal della Commissione Europea. Ogni aumento della temperatura della terra di 0.5° fa crescere la frequenza e l’intensità dei fenomeni atmosferici avversi. La rinuncia del carbone e dei combustibili fossili sono da subito l’unica via di uscita possibile dalla ...continua a leggere "SIAMO ALLA CANNA DEL GAS"

Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'APPELLO PER LA TUTELA AMBIENTALE IN VISTA DELLE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI della CITTA’ DI NOVARA elaborato dal Tavolo verde delle associazioni ambientaliste novarese. Si tratta di un documento che Proposta comunista condivide nella sua impostazione e nelle sue linee generali alle quali la nostra associazione si è ispirata nell'azione politica di questi anni.

APPELLO VERDE

Sovra sfruttamento delle risorse terrestri

 

Il 22 agosto scorso è stato il giorno del sovra sfruttamento delle risorse terrestri da parte del genere umano, o meglio, dell’ingiusto e distruttivo sistema di vita di quel circa 20% della popolazione mondiale, che vive sfruttando 80% e oltre delle risorse della terra. Overshoot day è una data passata quasi sotto silenzio da parte della maggior parte dei mass media italiani, intenti a distrarre l’opinione pubblica dai veri problemi della vita quotidiana e futura. Non è una data fissa da celebrare ma una spia, un drammatico all’allarme che dice a tutto il mondo che la biocapacità, cioè le risorse del nostro Pianeta sono inferiori rispetto alla richiesta del sistema. Nel 1970, quando sulla Terra vi erano circa 3,7 miliardi di persone, meno della metà dell’attuale situazione, il giorno del sovra sfruttamento, risultò essere il 29 dicembre. Quindi pochi giorni, poi con l’anno nuovo si era in grado di ripartire. Era un minimo deficit. La crescita demografica, l’inquinamento, lo sfruttamento ...continua a leggere "OVERSHOOT DAY, AMBIENTE PROFONDO ROSSO"

Pubblicazione non periodica a cura di ass. culturale Proposta Comunista - Maggiora (NO) - CF e PIVA 91017170035
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