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Di Paolo Corsini e G.Franco Porta.

Editori Riuniti, ristampa 2018.

E’ la ricostruzione storica della vita della famiglia bresciana Abbiati Luigi, della sua Antonia Oscar e dei loro tre figli, Franco, Dolores e Loris, perseguitata negli anni della dittatura fascista fuori e dentro il carcere e al confino, fino alla morte di Luigi avvenuta presumibilmente il 17 giugno 1944 in Val Grande, a Ponte Casletto. In Ossola dove si era aggregato alle brigate partigiane. Luigi e Antonia, giovani socialisti, da subito aderirono al PC d’I, sezione dell’Internazionale Comunista, vivendo la loro scelta politica in un tutt'uno con il loro rapporto d’amore, di coppia, di famiglia. Totalità di sentimenti, di lotta, di militanza ma anche di grandi sacrifici, dolori e sofferenze e privazioni. Una cronaca famigliare intensa, con la continua e difficile ricerca del lavoro: Luigi operaio specializzato, Antonia donna di servizio e per un periodo lavorante presso il la rappresentanza Sovietica a Milano. L’impegno supportato sempre dalla convinzione della inevitabile vittoria del proletariato e della sconfitta del fascismo. Quindi la continua lotta minoritaria , tra difficoltà e isolamento, contro il fascismo: lotta fatta di collegamenti e resistenza umana fra i compagni rimasti ma sempre per rinsaldare  i rapporti e la presenza all’interno dell’Italia. Un libro importante perché mette in evidenza in primo piano, a differenza della storiografia principale che privilegia i gruppi dirigenti dei partiti, la vita di una famiglia completamente dedita al pensiero comunista e alla sua affermazione per la giustizia, la democrazia e la rivoluzione proletaria. Gli autori hanno lavorato a lungo ritessendo moltissime notizie e informazioni da archivi pubblici, privati, da testimonianze orali spesso frammentarie. La prima edizione e del 1992; mai come ora è attuale leggere e comprendere il valore della vita di Luigi e Antonia e dei loro figli per mantenere e proiettare nel futuro l’inestimabile e fondamentale patrimonio ideale, culturale, sociale,  politico  e umano che è stata la lotta per l’emancipazione dei lavoratori e della società, costruita dai tanti militanti del Partito Comunista Italiano. ...continua a leggere "AVVERSI AL REGIME, una famiglia comunista negli anni del fascismo"

La Confindustria parla chiaro, da sempre. La rivincita e lo smantellamento delle residue conquiste dei lavoratori e sindacali sono l’azione principale dell’associazione dei padroni. Con il precedente presidente Vincenzo Boccia vi era una parvenza di confronto con il quadro politico e sociale, ora con Carlo Bonomi i padroni si fanno davvero Covid 19. Il 4 maggio con un’intervista il Bonomi si presenta. Non si tratta più di collocare i bisogni e gli interessi delle imprese all’interno delle esigenze del paese Italia, ma bensì di far coincider la politica economica del governo con le richieste del padronato. Come se non fosse già stato, con finanziamenti, sgravi fiscali, condoni fiscali e libertà di eludere le tasse e di trasportare in paradisi fiscale le sedi delle aziende italiane. Ora tutto deve diventare spuderatamente più chiaro. Attacco agli ammortizzatori sociali, all’indennità di disoccupazione e a quel poco di sopravvivenza che rimane ai lavoratori, in questi anni e non solo in tempo di Covid 19. Queste risorse a detta “del nostro” devono servire per “l’immediata liquidità delle imprese”, agli “incentivi alle aziende”, alle “decontribuzioni e alle detrazioni d’imposta”. Distribuzione a pioggia dei soldi pubblici per le imprese a fondo perduto. Rapacità, arroganza e miopia imprenditoriale, meglio dire padronale. E’ sempre stato così e sappiamo come è la situazione. Non solo; per affrontare la crisi Covid 19, si chiede di destrutturare ancora di più i contratti nazionali, ed infine di derogare all’art. 2087 codice civile che affida alle imprese la tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti, definendo ”folle” l’eventuale contenzioso dei dipendenti che contraggano nell’ambito lavorativo il virus. I dati INAIL dicono di 300 contagi giornalieri in fabbrica, e 10 muoiono. Rammentiamo, pur riconoscendo impreparazione e sottovalutazione all’inizio della pandemia, l’ostilità delle aziende bergamasche e bresciane a creare le zone rosse. Abbiamo visto come è andata a finire. Bonomi che sarà ufficializzato a fine maggio a capo della Confindustria, senza ritegno e senza vergogna afferma che “ora inizia la stagione dei doveri e dei sacrifici per tutti”, e per tutti si intente ovviamente le lavoratrici e i lavoratori. Non abbiamo sentito reazioni, prese di posizione, risposte doverose e necessarie da parte di partiti e sindacati alle esternazioni, ma non troppo tali, del presidente Carlo Bonomi. E se il buon giorno si vede dal mattino… figuriamoci come sarà il futuro. Anzi Renzi di Italia Viva ( ?? ma non troppo stando ai sondaggi) con la sua insistente campagna propagandistica di aprire tutto e subito si pone al servizio delle più reazionarie intenzioni padronali. Spalleggiato, tutto nella norma, dalla destra fascistizzante e autoritaria presente in Parlamento, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia. Ci attendono mesi, anni e tempi difficili e gravi. Dobbiamo esserne consapevoli, attrezzarci e organizzarci per rispondere alla protervia del potere padronale. Da più parti, compreso a livello sindacale, viene l’indicazione di una uscita dalla crisi con un modello nuovo diverso di vita, di società di lavoro. Il rischio vero, e vi è molta sottovalutazione da parte di molti, è di “superare” l’attuale situazione Covid 19 con un pesante arretramento del mondo del lavoro, delle lavoratrici e dei lavoratori con maggior sfruttamento, precariato, ricatti e minori tutele e diritti, e con i soliti “ doveri e sacrifici”, che serviranno ad ingrassare ancora di più le tasche dei padroni ed aumentare le disuguaglianze e il divario sociale. Bisogna da subito agire per difendere le classi lavoratrici. Tutto ciò ha un solo nome: unità fra i lavoratori e azione comune delle rappresentanze sindacali, pur nelle rispettive autonomie, devono lottare insieme in difesa dei lavoratori. Rilanciare ora e adesso il protagonismo dei lavoratori che anche in questa drammatica situazione hanno salvato il Paese. Altrimenti sarà peggio del coronavirus. 

Maggio 2020. ...continua a leggere "CARLO BONOMI, LA CONFINDUSTRIA SI FA COVID 19"

Contro il covid-19 la Regione chiede aiuto a Cuba. 

Il Piemonte è la regione italiana dove il sistema elettorale maggioritario “ha dato piena prova di sé”; garantire (sic !) “ l’ alternanza al governo subalpino delle coalizioni partitiche”. Dal 2000 si sono alternati alla presidenza della Regione Piemonte Ghigo, centro destra, Forza Italia, - Bresso centro sinistra, - Cota centro destra, Lega,- Chiamparino centro sinistra, PD, - Cirio centro destra – Forza Italia. Si potrebbe pensare che i cittadini piemontesi abbiano scelto “sempre la migliore proposta politica”. Nulla di più falso. ...continua a leggere "PIEMONTE: CRISI SANITARIA GRAVISSIMA"

"Dopo la pioggia"

Dopo la pioggia viene il sereno,

brilla in cielo l'arcobaleno:

è come un ponte imbandierato

e il sole vi passa, festeggiato.

è bello guardare a naso in su

le sue bandiere rosse e blu. 

Però lo si vede - questo è il male -

soltanto dopo il temporale.

Non sarebbe più conveniente

il temporale non farlo per niente?

Un arcobaleno senza tempesta,

questa si che sarebbe una festa.

Sarebbe una festa per tutta la terra

fare la pace prima della guerra.

"Bambini, imparate a fare cose difficili"

È difficile fare le cose difficili:

parlare al sordo,

mostrare la rosa al cieco.

Bambini, imparate a fare cose difficili: ...continua a leggere "RICORDANDO GIANNI RODARI"

Luis Sepulveda nacque il 4 ottobre del 1949 nella città cilena di Ovalle.

Giovanissimo si iscrive alla Gioventù comunista e scrive per il quotidiano “Clarìn”. A vent'anni il suo primo libro di racconti, “Crònicas de Pedro Nadie” riceve il Premio Casa de las Americas e una borsa di studio per corsi di drammaturgia presso l'Università Lomonosov di Mosca.

Resterà nella capitale russa solo pochi mesi a seguito di uno scandalo per la sua relazione con l'insegnante di letteratura slava, che lo fa espellere per atteggiamenti contro la morale. Comincia la sua vita di errabondo. Torna in Cile, ma ha forti scontri con il padre e viene espulso dalla Gioventù comunista. Entra nelle file dell'Ejercito de Liberacion Nacional in Bolivia. ...continua a leggere "CIAO COMPAGNO LUIS !"

Le più imponenti manovre della Nato. 

Il coronavirus, Covid19, ferma gli stati, colpisce mortalmente anziani e giovani in tutti gli angoli del mondo, blocca la vita dei cittadini del pianeta e le economie del mondo sono in ginocchio. Ma purtroppo non ferma Defender Europe 2020.

Defender Europe 2020 sono le più grandi e imponenti manovre ed esercitazioni della Nato e dei suoi alleati dalla fine della Seconda Guerra Mondiale sul territorio europeo al confine con la Russia. La primavera, oltre a questa grave prova di forza, ci porterà 20.000 soldati americani, numero mai raggiunto per un’esercitazione militare della Nato in Europa. Il coronavirus, va detto, ha fatto saltare la partecipazione di alcune nazione prima fra tutte l’Italia. ...continua a leggere "DEFENDER EUROPE 2020"

Malpensa (Varese), 19 marzo 2020 - Dopo il volo charter partito dalla Cina con a bordo il Vicepresidente della Croce Rossa cinese Sun Shuopeng con un pool di esperti, tra cui un illustre professore di rianimazione cardiopolmonare, Liang Zongan, e oltre 17 tonnellate di nuovi aiuti sanitari atterrato ieri a Malpensa, sono in arrivo altri aiuti.

Grazie all'accordo tra la Croce Rossa Italiana e quella Cinese, informa una nota, che "un alto numero di medici e infermieri cinesi ...continua a leggere ""

Vengono qui a rischiare la vita. Lo sanno che un gran numero di contagi in Italia avviene negli ospedali. Ma non hanno paura. Come ha detto uno di loro, "quando c'è in gioco la vita, la paura si fa da parte".

La nostra vita vale come la loro. Non esistono i "nostri" e gli "altri", vite di serie A e di serie B. Esistono vite che hanno bisogno di essere salvate, punto.

Se chiamiamo eroi i nostri lavoratori della sanità - e facciamo bene! - doppiamente eroi sono persone che vanno dall'altra parte del mondo a curare un altro popolo. Se ne potevano fregare, invece stanno qui, a differenza di molti nostri "alleati".

Troppi italiani li hanno trattati a pesci in faccia. Molti andavano a Cuba a fare turismo sessuale, mentre il nostro Governo, succube degli USA, mantiene con Cuba l'embargo che impedisce alla piccola isola di accedere a molti beni necessari... Eppure i cubani non ci hanno pensato due volte. Hanno saputo distinguere fra popolo e profittatori.

E sono venuti nella ricca Lombardia leghista, con la loro bandiera socialista, a farci vedere come, anche se un medico lì prende quanto un operaio, non per questo si applica di meno, a dimostrazione che non sono i soldi a motivare le persone nel loro agire...

Un concetto semplice !

In effetti a cosa dovrebbe servire un esercito? Alla difesa, a proteggere contro le minacce...

Solo che per un paese capitalista "sicurezza" è la difesa della proprietà, è la difesa dei soldi, delle leggi che mantengono le differenze fra le persone.

Per un paese socialista "sicurezza" è la difesa della vita, che è quello che ci fa simili.

Così, in Italia non abbiamo medici ma schieriamo l'esercito non solo all'estero ma anche nelle nostre strade, perché per chi comanda siamo tutti potenzialmente pericolosi.

Mentre Cuba, piccola isola del Terzo Mondo, riesce a spedire aiuti...

 

Pubblicazione non periodica a cura di ass. culturale Proposta Comunista - Maggiora (NO) - CF e PIVA 91017170035
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