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La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne

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Sovra sfruttamento delle risorse terrestri

 

Il 22 agosto scorso è stato il giorno del sovra sfruttamento delle risorse terrestri da parte del genere umano, o meglio, dell’ingiusto e distruttivo sistema di vita di quel circa 20% della popolazione mondiale, che vive sfruttando 80% e oltre delle risorse della terra. Overshoot day è una data passata quasi sotto silenzio da parte della maggior parte dei mass media italiani, intenti a distrarre l’opinione pubblica dai veri problemi della vita quotidiana e futura. Non è una data fissa da celebrare ma una spia, un drammatico all’allarme che dice a tutto il mondo che la biocapacità, cioè le risorse del nostro Pianeta sono inferiori rispetto alla richiesta del sistema. Nel 1970, quando sulla Terra vi erano circa 3,7 miliardi di persone, meno della metà dell’attuale situazione, il giorno del sovra sfruttamento, risultò essere il 29 dicembre. Quindi pochi giorni, poi con l’anno nuovo si era in grado di ripartire. Era un minimo deficit. La crescita demografica, l’inquinamento, lo sfruttamento ...continua a leggere "OVERSHOOT DAY, AMBIENTE PROFONDO ROSSO"

Riceviamo e volentieri diffondiamo:

Leggiamo allibiti sui giornali, che l' Assessore Ambiente della Regione Piemonte annuncia la prossima costruzione di tre nuovi inceneritori rifiuti in Piemonte, di cui uno nelle province di Novara- Vercelli- VCo, un secondo nel Sud Piemonte (ad Alessandria?) e un terzo non dice dove. Come se l'inceneritore del Gerbido di Torino non bastasse. Come se la cattiva qualità dell'aria, prodotta in buona parte dagli inceneritori, non favorisse le malattie polmonari e il coronavirus, secondo le ultime evidenze scientifiche. Come se non bastassero i grandi vantaggi sanitari ed ...continua a leggere "CARP NOVARA – COMUNICATO STAMPA"

Nel consiglio comunale di settembre, il sindaco di Borgomanero ha dichiarato che vuole impiantare un “termovalorizzatore” per bruciare i rifiuti non riciclabili. “Termovalorizzatore” è una parola che fa meno paura di “forno inceneritore”, termine con cui, nella legge e, senza ipocrisie, in tutto il resto del mondo, si chiamano questi impianti. Naturalmente, lo vorrebbe di ultima generazione, altra parolina magica che dovrebbe rassicurare l’opinione pubblica, ma che non promette nulla di buono.

In poche parole, a Borgomanero, il forno inceneritore ancora non c’è, ma già fa disastri perché ha mandato in cenere il buon senso. Infatti, il discorso del primo cittadino era iniziato con l’annuncio del raggiungimento di un importante obiettivo da parte della cittadinanza: quasi l’80% di raccolta differenziata dei rifiuti solidi. Tutto ci si sarebbe aspettato da questa premessa tranne la proposta di un forno inceneritore!

 

In ogni caso, la spiegazione c’è ed è tutta nella politica e nel business. Infatti, l’assessore regionale all’Ambiente, il leghista novarese Matteo Marnati, ha reso noto ad aprile l’intenzione di realizzare in Piemonte non uno ma – abbundandis in abbundandum!, diceva Totò – ben tre nuovi forni inceneritori. Dunque, Torino batte un colpo e, finite le ferie, Borgomanero risponde. Del resto, per l’amministrazione agognina si tratta di un secondo tentativo, dopo che andò male nel 2010 quello ...continua a leggere "BORGOMANERO: VA IN CENERE IL BUON SENSO"

In tutte le disinvolte chiacchiere sulle elezioni dei prossimi 20 e 21 settembre, una sola certezza risulta confermata: la confusione. Una confusione senza limite né vergogna. I media parlano di «referendum confermativo», come se quell’aggettivo invitasse implicitamente a confermare la legge di revisione costituzionale, quindi a votare “sì”, in contrapposizione al «referendum abrogativo» in cui si sarebbe indotti invece a votare “no”. In realtà, nella Costituzione italiana, non esistono né il referendum confermativo né quello abrogativo: infatti, gli articoli 75 e 138 parlano semplicemente di «referendum popolare», senza altri aggettivi, in cui l’elettore vota, sulla base delle proprie convinzioni, “sì” oppure “no”, secondo una diversa procedura per le leggi ordinarie e per quelle costituzionali.

 

Una “casta” che punisce se stessa? L’argomento di cui si chiacchiera con disinvoltura è la riduzione del numero dei deputati, da 630 a 400, e dei senatori, da 315 a 200. Un taglio «lineare», dicono i bene informati, esattamente come furono «lineari» i tagli che hanno devastato il sistema pensionistico, la sanità, la scuola, lo stato sociale, svuotato le fabbriche e distrutto l’intero apparato industriale del paese. Si vocifera che gli effetti delle sforbiciate che stanno per abbattersi su Montecitorio e Palazzo Madama saranno a dir poco mirabolanti: zac! Risparmi finanziari stellari; zac! Un parlamento mostruosamente efficiente; zac! Una ...continua a leggere "“CONFERMATIVO” SARÀ LEI!"

Allarmante e sempre grave è la situazione del covid 19 in Italia e nel mondo, a fronte dei negazionisti, dei soloni che prevedevano la scomparsa del virus con l’arrivo del caldo, che ha invece portato a un abbassamento delle età media dei contagiati. In questa situazione eccoci a partecipare ad alcune iniziative all’aperto per ricordare due eccidi fascisti in questa calda estate. Il 10 agosto, Piazzale Loreto a Milano dove furono fucilati 15 partigiani e il 14 agosto a Quarona Sesia in Valsesia dove furono impiccati al ponte della Pietà 5 partigiani. Subito si è notato come fossero ben presenti e rispettate le norme di sicurezza, il distanziamento fisico, la mascherina, la cura dei luoghi dove si svolgevano le iniziative. Ben diversa fu la situazione che si ebbe con la manifestazione della destra il 2 giugno. Loro i promotori dell’ordine, della disciplina, delle regole da rispettare con la forza; loro i ...continua a leggere "A PROPOSITO DI DISTANZE"

Purtroppo, il conto rimane aperto. Un libro senza dubbio utile, questo di Francesco Filippi ma anche un’occasione mancata. Ma perché siamo ancora fascisti? – come suggerisce quel «Ma» iniziale – rappresenta la continuazione del discorso iniziato con Mussolini ha fatto anche cose buone. Edito nell’aprile scorso, in pieno lockdown, il nuovo saggio di Filippi parla di fascismo e antifascismo, questioni che, nonostante la negligenza dei media e della “politica”, rimangono quanto mai attuali e scottanti.

Il soggetto sottinteso e, al tempo stesso, i destinatari di quel «siamo ancora fascisti» sarebbero «gli italiani», o meglio, come l’autore precisa, «la “zona grigia” della coscienza storica del nostro paese». L’impresa appare quasi disperata, soprattutto per il “grigiore” dei potenziali interlocutori, per il terreno scelto e per il momento in cui viviamo, ma l’intenzione è lodevole.

Il libro è diviso in due parti. Nella prima – Cosa non è stato tolto di mezzo – Filippi  affronta alcune delle ragioni che hanno permesso a uomini e a pezzi significativi del passato regime di riciclarsi e radicarsi nella repubblica: le vicende della RSI e del Regno del sud, la mancata epurazione, il riassetto degli apparati dello stato, il sostanziale fallimento del tentativo di contrastare il neofascismo attraverso la legislazione, dalla XII disposizione della Costituzione fino alle leggi Scelba (1952) e ...continua a leggere "FRANCESCO FILIPPI MA PERCHÉ SIAMO ANCORA FASCISTI. UN CONTO RIMASTO APERTO"

Non si è ancora del tutto spenta l’eco delle polemiche sul monumento dedicato a Indro Montanelli e “imbrattato” dalla Rete studenti. Se non altro, dato il suo aspetto piuttosto funereo, per alcuni giorni, qualche milanese avrà potuto risparmiare agli occhi una visione mesta e di tristi significati onusta.

Per l’onore del sor Cilindro, non badarono a spese e fu scelta una fusione nobile, il bronzo dorato, un materiale simile a quello utilizzato per l’imperiale Marco Aurelio del Campidoglio. La statua fu inaugurata a Milano, nel vivo della campagna elettorale del maggio 2006, dal sindaco Gabriele Albertini, allora a capo di una giunta comunale di destra formata da Forza Italia, Alleanza nazionale, Lega e Udc. Erano passati solo cinque anni dalla morte del sor Cilindro. Pochini, se pensiamo che personaggi o fatti o luoghi storici ben più significativi giacciono da lungo tempo dimenticati e attendono ancora una dignitosa collocazione nella memoria pubblica. ...continua a leggere "IL MONTANELLI IMBRATTATO"

Sì, è tempo e ora di ridire, ribadire, di ricordare e di essere anti-americani. E noi comunisti lo siamo. Proposta Comunista è assieme alle centinaia di migliaia di cittadini americani che protestano e lottano contro il potere razzista, violento e autoritario del governo con connotazioni fascistizzanti di Trump. Si deve levare forte il nostro anti-americanismo, contro l’imperialismo e il sistema capitalista americano. Quello che esporta la democrazia con la guerra, la morte, gli embarghi, lo sfruttamento degli uomini e delle risorse del pianeta. Quel sistema imperante che sta facendo morire la vita e distruggendo la Terra, per il profitto di pochi, per ...continua a leggere "ORGOGLIOSAMENTE ANTI-AMERICANI"

Pubblicazione non periodica a cura di ass. culturale Proposta Comunista - Maggiora (NO) - CF e PIVA 91017170035
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