Nel consiglio comunale di settembre, il sindaco di Borgomanero ha dichiarato che vuole impiantare un “termovalorizzatore” per bruciare i rifiuti non riciclabili. “Termovalorizzatore” è una parola che fa meno paura di “forno inceneritore”, termine con cui, nella legge e, senza ipocrisie, in tutto il resto del mondo, si chiamano questi impianti. Naturalmente, lo vorrebbe di ultima generazione, altra parolina magica che dovrebbe rassicurare l’opinione pubblica, ma che non promette nulla di buono.
In poche parole, a Borgomanero, il forno inceneritore ancora non c’è, ma già fa disastri perché ha mandato in cenere il buon senso. Infatti, il discorso del primo cittadino era iniziato con l’annuncio del raggiungimento di un importante obiettivo da parte della cittadinanza: quasi l’80% di raccolta differenziata dei rifiuti solidi. Tutto ci si sarebbe aspettato da questa premessa tranne la proposta di un forno inceneritore!
In ogni caso, la spiegazione c’è ed è tutta nella politica e nel business. Infatti, l’assessore regionale all’Ambiente, il leghista novarese Matteo Marnati, ha reso noto ad aprile l’intenzione di realizzare in Piemonte non uno ma – abbundandis in abbundandum!, diceva Totò – ben tre nuovi forni inceneritori. Dunque, Torino batte un colpo e, finite le ferie, Borgomanero risponde. Del resto, per l’amministrazione agognina si tratta di un secondo tentativo, dopo che andò male nel 2010 quello ...continua a leggere "BORGOMANERO: VA IN CENERE IL BUON SENSO"